Cinéphonic, Compagnie Industrielle et Commerciale Cinématographique (CICC), Divina-Film, Fono Roma, Francos Films e Gloria-Film GmbH
Distribuzione (Italia):
DCI
Storyboard:
{{{storyboard}}}
Art director:
{{{artdirector}}}
Character design:
{{{characterdesign}}}
Mecha design:
{{{mechadesign}}}
Animatori:
{{{animatore}}}
Interpreti e personaggi
{{{attori}}}
Doppiatori originali:
{{{doppiatorioriginali}}}
Doppiatori italiani:
{{{doppiatoriitaliani}}}
Episodi:
Fotografia:
{{{fotografo}}}
Montaggio:
{{{montatore}}}
Effetti speciali:
{{{effettispeciali}}}
Musiche:
{{{musicista}}}
Tema musicale:
Scenografia:
{{{scenografo}}}
Dialoghi:
{{{dialoghista}}}
Costumi:
{{{costumista}}}
Trucco:
{{{truccatore}}}
Sfondi:
{{{sfondo}}}
Premi:
{{{premi}}}
Prequel:
{{{prequel}}}
Sequel:
{{{sequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film
Angelica e il gran sultano è un film del 1968 diretto da Bernard Borderie.
Trama[]
La bella Angelica, rapita da Escrainville, viene condotta su un vascello, che prende immediatamente il largo.
Jeoffrey de Peyrac, suo marito, riesce ad abbordare la nave di Escrainville, ma apprende da costui che Angelica non è più a bordo, ma ad Algeri, nelle mani di un certo Mezzo Morte, il quale l'affida a Osman Ferradji, che ha l'incarico di rifornire l'harem del re del Marocco.
Mentre Peyrac si reca ad Algeri, Angelica che ha tenuto testa allo spietato sovrano, riesce, con l'aiuto di due schiavi cristiani, a fuggire dalla cella in cui è stato rinchiusa. Gli uomini del sultano la inseguono per ucciderla, ma Peyrac giunge in tempo a riscattarla, offrendo in cambio della sua libertà il segreto per fondere l'oro.
Angelica e suo marito, finalmente riuniti, hanno ora un unico desiderio: ritrovare i loro due figli.
Quinto e ultimo film della serie, tratto dal romanzo Angelica, schiava d'Oriente di Anne e Serge Golon.
Curiosità[]
La società di doppiaggio utilizzata nei primi tre film della serie (la C.D.C.) venne in questo e nel film precedente sostituita con la S.A.S. Secondo alcuni questo è dovuto al fatto che i produttori, temendo un calo incassi dovuto dovuta alla troppo prolungata assenza dell'eroina francese dagli schermi, decisero di rivolgersi ad una società di doppiaggio più economica.
Il film uscì nei cinema italiani il 13 marzo 1968.