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Clinton Eastwood, Jr. (San Francisco, 31 maggio 1930) è un attore, regista e produttore cinematografico statunitense, vincitore due volte del Premio Oscar per la miglior regia, uno alla memoria Irving G. Thalberg e due come miglior film. Fu lanciato in Italia negli anni sessanta con la cosiddetta trilogia del dollaro del regista Sergio Leone. Affermatosi poi anche in patria come protagonista di film d'azione, tra il 1971 ed il 1988 ha interpretato cinque volte il ruolo dell'ispettore Harry Callaghan, nella nota serie di Dirty Harry.

Con Sergio Leone[]

Nel 1964, mentre recitava in alcuni episodi di Rawhide, ricevette la proposta di interpretare un western in Europa, intitolato The Magnificent Stranger. Il film doveva essere finanziato da una produzione italo-tedesco-spagnola e girato in Spagna dal regista romano Sergio Leone. Eastwood era convinto che nessun europeo fosse in grado di girare un western realistico, ma si incuriosì leggendo la sceneggiatura, ispirata a un capolavoro del cinema giapponese, Yojimbo di Akira Kurosawa. Questo particolare lo colpì, perché sapeva che, proprio da un altro lavoro di Kurosawa, alcuni anni prima era stato tratto I magnifici sette, film di enorme successo commerciale che aveva determinato l'affermazione di nuovi talenti come Charles Bronson, Steve McQueen e James Coburn. La CBS avrebbe voluto che Eastwood non prendesse altri impegni di lavoro oltre a Rawhide, interpretando a suo sfavore una clausola del contratto, ma l'attore si impuntò minacciando di lasciare la serie. Più di ogni altra cosa, fu spinto ad accettare l'offerta dal desiderio di visitare l'Europa insieme a sua moglie (la produzione garantiva il viaggio pagato anche a Maggie); in secondo luogo, la retribuzione era vantaggiosa e il rischio minimo in caso di insuccesso, perché nessuno fuori dall'Europa avrebbe mai visto il film.

L'uomo senza nome, protagonista di quello che poi sarebbe stato intitolato Per un pugno di dollari, era un vagabondo, un antieroe, un rude mercenario, un individuo troppo fuori dagli schemi per poter essere accettato nella patria del western tradizionale. Il personaggio era insomma agli antipodi del mite Rowdy Yates che aveva finora interpretato. Tornato negli Stati Uniti alla fine delle riprese, Eastwood ricominciò a girare gli episodi del telefilm e quasi non fece caso a un articolo di Variety che parlava del grande successo italiano ed europeo degli spaghetti western, anche perché non conosceva il titolo definitivo di The Magnificent Stranger. Una lettera della produzione, che gli proponeva di interpretare un secondo film, chiarì del tutto l'equivoco: questa volta tornò in Europa senza esitazioni, affermando con orgoglio di essere secondo negli incassi italiani al solo Marcello Mastroianni. Il secondo film, Per qualche dollaro in più (1965) era diretto ancora una volta da Leone, con il quale aveva stabilito un buon rapporto, e la trama era poco più che una variazione sul tema, questa volta con l'aggiunta di un personaggio, affidato all'interpretazione del collega statunitense Lee Van Cleef. Anche Per qualche dollaro in più ottenne incassi enormi, ma il successo commerciale in Europa non influenzò minimamente le major, che continuarono a ignorare l'attore e si rifiutarono di pagare la pur irrisoria cifra necessaria per assicurarsi i diritti di distribuzione delle pellicole negli Stati Uniti. Intanto la popolare serie di telefilm stava per essere soppressa dalla CBS (era andata in onda in 217 episodi dal gennaio 1959 al febbraio 1966 e Eastwood, dopo la defezione di Eric Fleming, fu il protagonista degli ultimi 22), quando gli pervenne da Sergio Leone la terza sceneggiatura: per il ruolo di Il buono, il brutto, il cattivo (1966) Eastwood percepì ben duecentocinquantamila dollari, ottenendo ancora una volta un significativo successo commerciale. Tra il secondo e il terzo film di Leone, il produttore Dino De Laurentiis fece interpretare ad Eastwood anche un breve episodio (il quinto e ultimo) del film Le streghe sotto la direzione di Vittorio De Sica. Il film, costruito appositamente per il rilancio di Silvana Mangano dopo una lunga assenza dallo schermo, dà di Eastwood una immagine borghese, in giacca e cravatta, ma il ruolo di marito annoiato dalla routine matrimoniale non fu bene accolto dalla critica e dal pubblico. Le streghe uscì nel 1967 ed ebbe una scarsissima distribuzione negli Stati Uniti.

La trilogia del dollaro regalò ad Eastwood un'enorme popolarità e il successo internazionale dei film indusse finalmente la United Artists ad acquistarne i diritti e a presentare i tre film negli USA. Malgrado le critiche sfavorevoli, anche negli Stati Uniti gli spettatori furono numerosissimi ed Eastwood si guadagnò la fama di grande attore western: la sua espressione indecifrabile, il suo sorriso sottinteso, la sua comunicazione verbale ridotta al minimo, esaltati dalla regia di Sergio Leone, lo avevano reso un'icona.

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