Il dottor Zivago è un film del 1965 diretto da David Lean, con Omar Sharif, Julie Christie, Geraldine Chaplin e Rod Steiger.
Tratto dall'omonimo romanzo di Boris Leonidovič Pasternak, che nel 1958 vinse, ma non poté ritirare perchè prigioniero dei sovietici in un gulag, il Premio Nobel, fu presentato in concorso al 19º Festival di Cannes[1] e vinse cinque Golden Globe e cinque Oscar.
Trama
Yuri Andrèevic Zivago è un giovane laureato in medicina in attesa della specializzazione; egli è stato allevato, dopo la morte della madre in giovane età, dal ricco Alexander Gromeko; durante i suoi studi a Mosca, Yuri ha modo di constatare la brutalità delle repressioni dell'esercito contro la popolazione che manifesta pacificamente per invocare migliori condizioni di vita ed inoltre fa la conoscenza di Lara, figlia di una modista, donna ambiziosa, mantenuta da Victor Komarovski, un uomo privo di scrupoli, che non esiterà ad approfittare di Lara.
Lara, presa dalla rabbia e dalla frustrazione per quanto le è accaduto, durante la notte di Natale, intende uccidere quell'uomo spregevole con una pistola di proprietà di Pasha Antipov, un suo amico rivoluzionario, coraggioso ed integerrimo da sempre innamorato di lei, ma l'attentato, avvenuto durante una festa, fallisce e Komarovsky viene solo ferito ad un braccio. Dopo aver concesso alla giovane di allontanarsi, egli eviterà prudentemente di sporgere denuncia.
Allo scoppio della prima guerra mondiale Yuri, dopo essersi sposato con Tonya ed averne avuto un figlio, parte per il fronte come medico e ritrova casualmente Lara, che lavora come infermiera nel suo reparto: lei lo informa di essersi sposata con Pasha dopo la notte in cui ha attentato a Komarovsky ma che il marito si è arruolato e che da quel momento sono rimasti divisi. Durante il terzo anno di guerra gli insuccessi al fronte e le condizioni di estrema povertà in cui continua a versare la popolazione russa provocano le prime diserzioni nell'esercito e le prime ribellioni nelle città, arrivando presto ad assumere le dimensioni di una rivoluzione.
Al termine del servizio di leva Yuri viene congedato e ritorna a Mosca dove fa la conoscenza del figlio, ma non è l'unica novità che lo attende: la rivoluzione ha modificato profondamente le regole della società ed il modo di vita della famiglia Gromeko; Tonya infatti, insieme all'anziano padre, può occupare solo due stanze dell'antico palazzo, gran parte delle proprietà sono state confiscate ed anche trovare la legna da utilizzare nella stufa per riscaldare il piccolo spazio è un grande problema. Proprio durante una "razzia" di legna durante la notte Yuri ritrova il fratellastro Yevgraf: un bolscevico che gode di ottima considerazione in seno al partito e che in quel momento svolge incarichi di polizia; un suo schiocco di dita infatti è sufficiente per calmare gli inquilini della casa che intendevano espropriare le ultime proprietà dei Gromeko.
Yevgraf avverte Yuri che le poesie che sta scrivendo sono invise al partito e, nonostante egli le ammiri, non può confessarlo al fratellastro, suscitandone grande delusione, ed aggiunge che, data la situazione è più conveniente per lui e per la famiglia trasferirsi nella tenuta che loro hanno vicino ai monti Urali, nei pressi della città di Yuriatin, in una zona dove i combattimenti sembrano radi. Durante il lungo viaggio in treno verso gli Urali la famiglia passa attraverso le zone in cui infuria la guerra tra l'Armata Rossa e l'Armata Bianca ed assiste allo scempio dei villaggi dati alle fiamme dalle truppe rosse comandate da Strelnikov, uno spietato comandante di cui la popolazione ha paura; durante una sosta Yuri viene preso dalle truppe che si trovano sul treno dove si trova proprio Strelnikov, diretto anche lui nella zona degli Urali, ed egli scopre che si tratta di Pasha che, dopo la fine della guerra, si è unito alla fazione bolscevica sotto falso nome, ma il militare, sapendo che egli non costituisce una minaccia, gli consente di riunirsi alla famiglia per continuare il viaggio.
Arrivati a destinazione i Gromeko scoprono che la loro villa è stata posta sotto sequestro dalle autorità e non possono stabilirvisi quindi ripiegano su una piccola fattoria in abbandono poco distante; Yuri inizia la sua nuova vita ma ritrova casualmente Lara, che abita in un paese vicino. I due intrecciano una relazione mentre in tutta l'Unione Sovietica infuria la guerra civile russa. Dopo qualche tempo Tonja resta incinta del secondo figlio e Yuri decide di porre termine alla relazione ma, mentre è sulla strada del ritorno a casa dopo averlo comunicato all'amante, viene catturato dai partigiani rossi ed arruolato a forza come medico, riuscendo a fuggire disertando solo due anni dopo, per tornare a casa attraversando la steppa tra terribili stenti ma, arrivato a Yuriatin, scopre che Tonya, dopo avere conosciuto Lara quando ella lo aveva cercato non vedendolo più tornare, era riuscita ad espatriare riparando a Parigi.
I due decidono di continuare la loro vita insieme nella casa di Lara ma una notte Komarovski si presenta alla porta e comunica a Yuri che si trova sotto mandato d'arresto per diserzione e che Lara è parimenti ricercata in quanto moglie di Strelnikov, nel frattempo caduto in disgrazia e suicidatosi per evitare la fucilazione; i due rifiutano l'invito dell'uomo a recarsi a Vladivostok per imbarcarsi al fine di raggiungere la Francia o qualunque destinazione essi vogliano e decidono di stabilirsi segretamente nella vecchia villa abbandonata dove, nelle gelide notti d'inverno, Yuri comincia a scrivere un libro di poesie dedicate a Lara.
La loro intensa storia sembra scorrere felice, a dispetto delle lacerazioni che il loro paese sta vivendo, ma Komarovski, che, grazie alla sua abilità, è riuscito ad acquistare credito presso i bolscevichi, offre ai due un'ultima possibilità di espatriare informandoli che sono stati scoperti; Yuri sembra accettare e manda Lara, nel frattempo rimasta incinta, insieme all'uomo ma egli ama troppo il suo paese e decide di rimanere ma salvando l'amata inducendola a partire. Gli eventi precipitano: Komarovski e Lara spariscono durante i disordini che infiammano la Mongolia mentre Yuri viene ritrovato in pessimo stato di salute a Mosca da Yevgraf, divenuto generale, ed un giorno, mentre è a bordo di un tram, gli sembra di scorgere Lara mentre cammina per strada ma un infarto che lo uccide gli impedisce di raggiungerla.
La folla che segue i funerali del medico poeta è un postumo riconoscimento per la sua opera ed una vena di malinconia pervade l'anziano generale che non è mai riuscito a riconoscerne il valore a Yuri ed egli è ora di fronte ad una giovane orfana che lui ritiene essere la figlia di Lara che per anni ha tanto cercato; la ragazza, evidentemente traumatizzata, non ricorda nulla degli avvenimenti che l'hanno portata alla separazione dalla madre ma ha un inspiegabile talento nel suonare la balalaika, dote che anche la madre di Yuri possedeva, e questo lascia la speranza in Yevgraf che un giorno ella possa ricordare l'identità della donna e del padre.
Accoglienza
Il film fu presentato in concorso al 19º Festival di Cannes.[1]
Come il romanzo da cui è tratto, il film venne vietato in Unione Sovietica. Non è stato possibile visionarlo in Russia fino al 1994.
American Film Institute recognition
- AFI's 100 Years... 100 Movies - #39
- AFI's 100 Years... 100 Passions - #7
- AFI's 100 Years of Film Scores - Nominated[2]
- AFI's 100 Years... 100 Movies (10th Anniversary Edition) - Nominated[3]
- AFI's 10 Top 10 - Nominated Epic Film[4]
Differenze con il romanzo
Il film risulta essere fedele al romanzo originale dal quale è tratto. Fra le poche differenze rilevabili tra film e libro spicca la scelta di tralasciare l'incontro che avviene tra il dottor Zivago e Pasha Antipov subito dopo che Lara è scappata con Komarovski (tale incontro costituisce un colpo di scena perché Komarovski aveva detto a Zivago che Antipov era morto). Dopo questo incontro Pasha Antipov si suiciderà. Il film tralascia altri fatti/episodi meno importanti come la convivenza con la terza consorte (Marina) del dottor Zivago, la morte della madre di Tonya, ecc..
Note
- ↑ 1,0 1,1 Official Selection 1966. festival-cannes.fr. URL consultato in data 13 giugno 2011.
- ↑ AFI's 100 Years of Film Scores Nominees
- ↑ AFI's 100 Years...100 Movies (10th Anniversary Edition) Ballot
- ↑ AFI's 10 Top 10 Ballot